14 arresti, 47 indagati e 52 perquisizioni, per reati di estorsione, usura e spaccio di droga. Centro di questa diffusa illegalità era Cava dè Tirreni. Il blitz eseguito questa mattina ha visto insieme poliziotti della squadra Mobile e del locale Commissariato, carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e di Cava dè Tirreni e gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia. Il provvedimento è la prosecuzione di un’altra attività investigativa che, nel maggio del 2017, portò all’arresto di Dante Zullo, Vincenzo Porpora e Vincenzo Zullo per estorsione ed usura e che nel giugno scorso consentì l’arresto di altre dieci persone indagate per spaccio di droga. Le successive indagini, arricchite dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, hanno portato alla luce l’esistenza, su Cava dè Tirreni, di tre sodalizi criminali. Il primo, composto da 11 persone, dedito ad usura ed estorsione (5 i casi usura accertati e 17 quelli di estorsione) faceva capo a Dante Zullo, che dopo l’arresto, dal carcere, tramite la figlia, aveva continuato a dare ordine agli associati. Il secondo gruppo, composto da cinque persone, con capo Domenico Caputano, era, allo stesso modo, dedito all’usura e all’estorsione ed il terzo, capeggiato sempre da Caputano, aveva la finalità di gestire una vasta piazza di spaccio sul territorio di Cava dè Tirreni. Una indagine non ancora chiusa: all’interno dei tre sodalizi è stata accertata la presenza di esponenti delle istituzioni locali. Elevata la forza intimidatoria dei gruppi, tanto da spingere alcune persone a rendere false testimonianze al pubblico ministero. https://www.youtube.com/watch?v=0OOvW6nrOwk
Estorsione ed usura, 11 arresti a Cava dè Tirreni
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