Boris Radunovic (lo scorso anno portiere titolare della Salernitana ed ora in forza alla Cremonese, quarta in classifica con 10 punti e ancora imbattuta dopo 6 gare), ma non solo lui. La pattuglia degli ex granata in terra lombarda è piuttosto folta e può annoverare nelle proprie fila giocatori importanti: da Piccolo a Montalto, passando per Perrulli. Quest’ultimo con la Salernitana di Lotito e Mezzaroma ha vinto un campionato e sa benissimo che cosa voglia dire riuscire nell’impresa di accendere l’entusiasmo della gente dell’Arechi. Per questo, dopo l’impresa dei granata ai danni della capolista Verona, Perrulli invita i compagni a lottare su ogni pallone.
«Il campionato dice questo – ha detto Perrulli in conferenza stampa – ed è una diretta conseguenza del nostro atteggiamento in campo che è quello di lottare su ogni pallone e di essere animati dalla voglia di non perdere. Questo ci ha portati ad esempio a riprendere una partita come quella di Padova dove eravamo sotto. Questa è la nostra grande forza, ti dà consapevolezza e fa la differenza perché quando vedi il compagno accanto a te che lotta e che arriva dove non arrivi tu è davvero tanta roba».
«Sabato ci attende una partita difficile – ha proseguito l’ex granata –. A Salerno ho vinto un campionato di Lega Pro, contribuendo a riportare la squadra in Serie B: quella è una piazza importante con una grande tifoseria. Stiamo preparando la partita al meglio perché sappiamo che davanti avremo una squadra davvero forte. Noi, però, non siamo da meno, siamo anzi consapevoli della nostra forza». Al momento il campionato di Serie B sembra non aver ancora trovato una vera leader, Perrulli sull’argomento osserva: «Il campionato di B è sempre equilibrato. Puoi incontrare Benevento e Verona, che secondo me sono le più attrezzate, o chi attualmente sta più in basso in classifica, come il Cosenza affrontato da noi la scorsa settimana e sai che farai la stessa fatica e troverai le stesse difficoltà. In questo scenario possiamo dire la nostra, ma sempre in umiltà e ragionando partita per partita. In queste 6 giornate si è vista la nostra mentalità, questo è un campionato insidioso e se saremo bravi a non cambiare atteggiamento allora potremo toglierci delle soddisfazioni». Impiegato spesso da Mandorlini, l’esterno offensivo risponde così ai giornalisti che lo interrogano sul voto che si darebbe in questo inizio di stagione: «Voti non me ne do, mi alleno sempre a 200 all’ora e mi impegno al massimo sia quando vengo schierato dall’inizio sia nel caso dovessi subentrare ad un compagno a gara in corso e per pochi minuti. Cremona ha imparato a conoscermi, è il terzo anno che sono in grigiorosso e la gente sa quanto tenga a questi colori e quanto creda in quello che faccio al di là della presenza in campo o meno. In queste sei partite non è solo Perrulli ad aver fatto bene, ma l’intera rosa. C’è un gran gruppo e un’unità di intenti forte e questo alla fine farà la differenza».