E' una Salernitana più consapevole quella che perde il derby col Napoli ma, a differenza di quello che era accaduto con la Roma ad esempio, esce dal campo a testa alta, tra gli applausi dell'Arechi. La squadra granata ha retto il confronto con la capolista e non s'è disunita nemmeno dopo lo svantaggio, neanche dopo l'espulsione di Kastanos che l'ha lasciata in inferiorità numerica. Anzi. Preso per mano da Ribery e sospinto dal calore della sua gente, il team dell'ippocampo ha continuato a giocare e a tentare di rimettere in piedi la partita, convinta di potercela fare fino all'ultimo istante utile. Alla fine il risultato ha arriso alla capolista, ma mister Colantuono ha di che essere soddisfatto, la sua squadra ha dimostrato di aver compreso che al di là del valore e della posizione in classifica dell'avversario, tutte le partite vanno giocate. «Speriamo almeno di capire che, al di là del valore degli avversari, le partite vanno sempre tutte giocate. Purtroppo il gol di Zielinski ci ha scombinato tutto, perché gare del genere devono viaggiare sempre sul filo dell'equilibrio. Sono amareggiato per la sconfitta e per la gente che ci teneva, ma alla squadra non posso rimproverare nulla. Tatticamente siamo stati perfetti ancora Colantuono Abbiamo fatto quel che dovevamo. Il Napoli palleggia, ti costringe ad abbassarti. Aveva preparato bene la partita sul nostro sistema che concede un po' di ampiezza. Siamo riusciti a non farci schiacciare troppo e a lasciare qualcosa, se proprio dovevamo farlo, sugli esterni. Era chiaro che gli azzurri preparassero la partita col cambio gioco e noi siamo stati pronti a lavorare bene sul laterale, rischiando anche poco: non ho visto grandi interventi di Belec. Anche quando abbiamo preso gol, poi siamo riusciti a creare almeno due occasioni per poter rientrare sul binario della parità. Peccato, da queste partite bisogna tirare fuori il risultato positivo. Un punticino in più non guastava, ma non possiamo che ripartire dalla prestazione».
E su Ribery, in campo per tutta la durata del derby, Colantuono non può che esprimersi così: «Spero che il Signore lo conservi a lungo in queste condizioni perché siamo molto attaccati a lui».