Quelli annunciati come giorni decisivi per la vicenda delle Fonderie Pisano in realtà non lo sono stati. La partita si sta ancora giocando su più fronti. L’opificio di via dei Greci è in stand-by, non ha ottemperato alle prescrizioni e la Regione ne ha disposto la chiusura per 45 giorni. Lo stabilimento dovrà adeguarsi e abbattere i fattori inquinanti nell’area di Fratte altrimenti rischia la revoca dell’autorizzazione. In questo nuovo contesto s’inserisce la Conferenza dei servizi che, in queste ore, sta discutendo il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Regione, Asl, Comune e Arpac si sono riuniti per tirare le somme e presentare le relazioni. Le ultime risultanze dell’Arpac vedono i Pisano non applicare le migliori tecnologie per la salvaguardia della salute di cittadini e lavoratori mentre l’Asl dovrà verificare l’entità del danno sulla base dello studio Spes, condotto su un campione di persone che vivono nelle vicinanze delle Fonderie. L’azienda si dichiara pronta ad intervenire per migliorare i suoi impatti ambientali. Intanto, domani, è previsto un nuovo capitolo della battaglia giudiziaria che interessa le Fonderie Pisano. La Cassazione è chiamata ad esprimersi sul ricorso contro la seconda pronuncia del Riesame di Salerno che aveva annullato il sequestro dell’opificio di Fratte. Secondo la Procura, la decisione di lasciare aperte le Fonderie, presa dal collegio presieduto dal giudice Sgroia, non avrebbe tenuto conto delle osservazioni della Cassazione. https://www.youtube.com/watch?v=zshSr3F2u7w
Fonderie Pisano, domani la Cassazione decide sul ricorso
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