C’è una delibera di giunta che ben sette anni fa dava un indirizzo preciso per i lavori di risanamento della Chiesa Madre del cimitero di Salerno. L’atto che consultiamo dall’albo pretorio del Comune è datato 18 marzo 2011 ed è il numero 278. Sindaco era Vincenzo De Luca. Di quella giunta, rimangono oggi assessori Eva Avossa e Domenico De Maio.
Il deliberato è eloquente: si decide di attivare il settore opere e lavori pubblici perché avvii, «con ogni urgenza, le procedure per la progettazione relativa all’ultimazione dei lavori di risanamento straordinario del mausoleo principale della chiesa e degli ipogei laterali». Lavori, precisa la delibera di giunta, «sospesi di tempo».
38 anni, per la precisione. Come vi abbiamo ricordato ieri- commentando lo spostamento della messa del 2 novembre dall’Ossario alla piccola Cappella Primaziale, vista l’indisponibilità della Chiesa Madre. E’ dal terremoto del 1980 che questo spazio è chiuso al pubblico.
Sette anni fa, si decise di mettere nero su bianco l’urgenza delle opere di risanamento. Ma da allora non si è mosso nulla. La delibera prevedeva al punto 4 «la sistemazione dei solai della chiesa al fine di consentirne la riapertura ai fedeli e la contestuale messa in sicurezza dei sottostanti locali adibiti a sala mortuaria».
Nel testo non si cita l’importo dei lavori, solo la necessità di fare la progettazione. Ma secondo indiscrezioni pubblicate già ieri da LiraTv, i costi si aggirerebbero sui 600mila euro.
Cosa impedisce, allora, di procedere con la ristrutturazione di Chiesa e Mausoleo, per evitare disagi come quelli patiti ieri in seguito ad un banale nubifragio?
La lettera A della delibera del 2011 mette nero su bianco la necessità di «provvedere alla urgente ultimazione dei lavori di risanamento straordinario del mausoleo principale della chiesa».
Intervistato sul tema, il direttore dei servizi cimiteriali, Filomeno di Popolo, chiariva l’interessamento del Comune e finanche dell’ex sindaco De Luca.
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