Temporali brevi ma intensi hanno messo a dura prova nelle scorse ore Salerno città ed una parte della Provincia. L’indecenza dei tombini saltati, delle caditoie totalmente ostruite e trasformate in trappole senza uscita per le acque piovane si ripete. Senza contare le buche che a Salerno città come altrove si contano oggi, a 36 ore di distanza dal nubifragio che ha trasformato strade, piazza e sottopassi in vasche e piscine. Un’indecenza, dicevamo, poiché le condizioni dei sottoservizi e delle reti idriche sono note da tempo, ma troppo poco si fa per adottare le dovute contromisure. Stavolta è andata bene, perché nessuno si è fatto male. A Cava de’ Tirreni il centralissimo corso è diventato un canale navigabile, ma a parte i danni alle strutture commerciali ed i disagi conseguenze serie non ce ne sono state. Lo stesso vale per Salerno, dove la protezione civile ed il Comune già alle prime gocce d’acqua hanno disposto la chiusura simultanea di tutti i sottopassi. Sulle strade-piscina, però, si può fare ben poco se non si rimette mano con urgenza al progetto per il rifacimento della rete fognaria, per la separazione delle acque reflue e per stanare gli allacci abusivi. Lo stesso discorso vale per altre realtà della Provincia, come Pontecagnano, dove si subisce la chiusura del sottopasso di Via Torino e si scontato ritardi nella pulizia delle caditoie. In costiera, poi, ad ogni temporale si temono smottamenti e si guarda con preoccupazione ai torrenti. E l’autunno è soltanto alle porte.
https://www.youtube.com/watch?v=ZMzKNB4-hdA