Un milione di euro per ogni scuola. Tanto servirebbe- secondo una fonte anonima della Provincia di Salerno citata oggi dal Mattino- per mettere a norma gli istituti scolastici del territorio. Parliamo di almeno otto scuole su dieci che, sulla carta, non potrebbero ottenere la certificazione antincendio e quella di agibilità. Una cosa enorme, che si ripresenta puntuale ad ogni anno scolastico e sulla quale- finora- si è fatto ben poco. Le casse di Comuni e Province languono, la Regione Campania ha messo dei fondi a disposizione ma pochi e scritti male sono stati i progetti di adeguamento presentati per accedere a quei finanziamenti. Nel salernitano, poi, la crisi riguarda istituti storici: ne citiamo uno per tutti, il Liceo Classico Tasso di Piazza San Francesco a Salerno, ma l’elenco è lunghissimo e riguarda tutta la Provincia (si pensi al caso recente della scuola Fiorentino di Battipaglia). I sindacati degli edili sottolineano le segnalazioni fatte negli ultimi anni agli enti preposti; le associazioni dei costruttori la disponibilità manifestata più volte ad intervenire anche per dare ossigeno al settore; Legambiente nei suoi dossier ha denunciato le inadempienze degli enti locali; i dirigenti scolastici- insieme agli studenti- a più riprese hanno tentato addirittura qualche azione di forza, dimostrativa, per smuovere le acque: ma minacciare di non riaprire a settembre non ha funzionato, perché davvero di soldi per le manutenzioni ce ne sono troppo pochi, a fronte delle necessità che sono tantissimi. Si pensi che per il solo impianto elettrico a norma di una scuola servono tra i due ed i trecentomila euro. La sensazione è che il 12 settembre si aprirà comunque, talvolta a rischio e pericolo. Ma a questo punto è lecito chiedersi come farà la Provincia ad ottenere dai Comuni l’agibilità e l’antincendio per le scuole, se a monte la situazione è così complessa.
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