Spacciavano a tutte le ore sul Lungomare Trieste, da diverso tempo: la Squadra Mobile di Salerno li ha monitorati per mesi, attraverso una lunga ed articolata attività di indagine e alla fine in 17 di loro, tutti extracomunitari sono finiti in manette lunedì scorso. Stamani sono stati resi noti i dettagli dell’operazione iniziata nei primi mesi dell’anno. La Procura ha autorizzato la Polizia Giudiziaria ad avvalersi dello strumento della ritardata esecuzione di arresto e sequestro per poter osservare l’intera dinamica dello spaccio, dall’avvicinamento dell’acquirente, al rifornimento dello stupefacente al pusher, al passaggio del denaro ricevuto a terzi. Tale strumento ha permesso non solo di studiare il modus operandi ma anche di filmare le cessioni dello stupefacente, in prevalenza hashish e marijuana, ed i luoghi di occultamento. Attraverso lo strumento del ritardato arresto è stato possibile ricostruire e studiare il fenomeno nel dettaglio, cosa che non sarebbe stato possibile fare ricorrendo all’arresto in flagranza, come ha evidenziato il sostituto procuratore Elena Guarino. Cambiando strategia è stata, invece, smantellata quella che era diventata una vera e propria piazza di spaccio. Attraverso le riprese filmate è stato, infatti, possibile notare che gli spacciatori arrestati erano dotati di un’organizzazione, seppur rudimentale, che consentiva di tenere la piazza sempre aperta, con i “turni” sempre coperti. Ne consegue un’ipotesi di collegamento tra le figure al centro dell’indagine. Per quanto riguarda, invece, l’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti, non ci si sbilancia perchè le indagini sono ancora in corso. https://www.youtube.com/watch?v=svuU12ky850
Arrestati 17 spacciatori sul Lungomare Trieste
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