Il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche a Salerno risale al 2010 e se si cercano notizie in rete, sul sito istituzionale di Palazzo di città ad esempio, le ultime risalgono al mese di aprile del 2011, quando durante un incontro pubblico furono poste le basi per rendere sicuri e accessibili gli spazi urbani, con interventi mirati ad eliminare gli ostacoli che si frappongono alla piena realizzazione dell’autonomia personale, per tutti, non solo per i cittadini con disabilità. Dopo aver raccolto le segnalazioni di numerosi cittadini che continuano- a distanza di otto anni- a sentire forti disagi e a sopportare comportamenti incivili, lo spunto per approfondire questa materia è arrivato anche ieri, grazie alla denuncia al nostro tg dell’ex consigliere comunale Gianluca Memoli, che da disabile sa cosa vuol dire vivere in una città che non ne rispetta i diritti. Con non poche difficoltà e molte telefonate, siamo riusciti a sapere che il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche procede, seppur molto lentamente. Il primo stralcio ha riguardato tempo il centro storico, finanziato dal programma integrato Più Europa Salerno, con il collegamento di Piazza Vittorio Veneto (antistante la stazione centrale) e Piazza Sedile di Portanova (ingresso del Centro Storico). Il secondo lotto, che dovrebbe partire a breve, interesserà le tre direttrici principali (c.so V.Emanuele, C.so Garibaldi/via Roma e Lungomare). Ciò garantirà, in un’area di intenso traffico veicolare e ad alta vocazione commerciale, percorsi sicuri e l’accessibilità alle fermate dei mezzi pubblici e degli attraversamenti pedonali. In questa fase, però, il piano ha necessità di un nuovo impulso: dall’assessorato all’urbanistica ammettono un momento di transizione dovuto al pensionamento dell’arch. Fatigati (che si era occupata del piano) e della riassegnazione della materia all’arch. Di Filippo, che ne curerà i nuovi aspetti. Questa emittente, con la sua redazione giornalistica, eserciterà un controllo discreto ma puntuale sul completamento del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche che, in prospettiva, va esteso a tutto il territorio cittadino, per consentire alle persone con disabilità motorie o visive, ma anche agli anziani, alle mamme con bambini, di muoversi in sicurezza ed autonomia. Citando le previsioni del piano originario, ci aspettiamo semafori, percorsi e segnali tattili adeguati ai bisogni dei disabili, la rimozione degli ostacoli che limitano la mobilità per fare di Salerno città europea un luogo “amico”, un luogo “sicuro”, al quale affidarsi e del quale fidarsi.
Abbattimento barriere architettoniche a Salerno: che fine ha fatto il piano del 2010?
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