Il tribunale del Riesame di Torino ha accolto parzialmente l’appello della Procura di Vercelli e disposto la sospensione per sei mesi dall’incarico di prefetto per Salvatore Malfi, che a Vercelli aveva guidato il palazzo di Governo fino al 2016, quando fu trasferito a Salerno. Malfi è al centro di un’inchiesta per abuso d’ufficio, ma sono diversi i capi d’accusa contro il Prefetto di Salerno: il Riesame di Torino, infatti, ha rafforzato l’impianto accusatorio pronunciandosi a favore della sospensione dal servizio e corroborando la turbativa per l’affidamento dei servizi relativi all’accoglienza dei migranti. Per Malfi, così come per il titolare di una cooperativa vercellese nel settore della gestione degli immigrati, sono stati riconosciuti i reati di turbativa d’asta e falso ideologico per il bando sul servizio di accoglienza dei richiedenti asilo in provincia di Vercelli nel 2015 e 2016. Sotto accusa è finito anche un alto funzionario della prefettura piemontese per frode nelle pubbliche forniture, mentre altre due funzionarie avrebbero in un caso avvertito preventivamente il titolare della cooperativa sugli imminenti controlli da parte del Commissariato per i rifugiati dell’Onu; ed in altra circostanza rivelato segreti inerenti un procedimento penale. Il prefetto di Salerno, nonostante tutto, rimane in carica poiché gli effetti della sospensione sono congelati dal ricorso in Cassazione presentato dal suo legale, l’avvocato Giovanni Annunziata, che contesta punto per punto la pronuncia del Riesame e le accuse già formulate dalla Procura.
Prefetto Malfi nuovamente sospeso, ma c’è il ricorso in Cassazione
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