Carcere per il giudice Pagano, la richiesta al Riesame

Redazione

Misura cautelare in carcere per il giudice Mario Pagano. Lo chiedono i magistrati della Procura parteneopea al Tribunale del Riesame. Un inasprimento della misura restrittiva, quindi, per il giudice salernitano che dallo scorso 11 dicembre è agli agli arresti domiciliari con accuse che vanno dall’associazione a delinquere alla corruzione in atti giudiziari alla truffa aggravata. La richiesta sarà discussa il prossimo 15 marzo, davanti ai giudici del Riesame di Napoli. Sempre la Procura, ha fatto richiesta di arresto in carcere, per il fratello del giudice, Carmine, sindaco di Roccapiemonte, indagato a piede libero. L’indagine fu avviata in seguito ad alcune intercettazioni telefoniche nelle quali si faceva riferimento a sentenze “aggiustate” da parte di un magistrato del tribunale salernitano. Pagano avrebbe ricevuto somme di denaro da imprenditori versate a beneficio della società Polisportiva Rocchese, di cui il magistrato, direttamente o tramite familiari, è indicato come il responsabile. I magistrati hanno chiesto, inoltre, di riformare in peggio la misura cautelare inflitta a Luigi Angrisani, patron della casa di cura Angrisani- Villa dei Fiori, e al titolare della Royal Trophy, Roberto Leone, di Cava de’ Tirreni, entrambi sottoposti a divieto di dimora nei comuni dove hanno sede le rispettive società e di rivedere anche le posizioni degli imprenditori Eugenio Rainone e Giacomo Sessa. https://www.youtube.com/watch?v=GIMWCTHlK4U

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