L’ex ministro conclude la convention elettorale rivendicando la qualità della squadra di Forza Italia e del Centrodestra rispetto a quelle avversarie
Dall’Hotel Mediterranea Mara Carfagna tira la volata finale ai candidati di Forza Italia illustrando le proposte di governo del centrodestra: «L’attenzione di Berlusconi per il Sud è un bene. Il suo impegno e la strada tracciata da Tajani, che va nella direzione di un uso più efficiente e mirato degli investimenti per le infrastrutture, la banda larga, le reti elettriche, la logistica, l’alta velocità, i porti e gli acquedotti e vede anche l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, dimostrano ancora una volta che solo noi siamo credibili e abbiamo dei progetti seri e concreti. Il Pd non ha mai avuto il Meridione come priorità, ma solo quale propaganda che poteva ricavarne stipulando i finti patti per il Sud, mentre il M5S pensa di risolvere tutto con l’approccio assistenzialistico del reddito di cittadinanza». L’ex ministro conclude l’appuntamento dell’Hotel Mediterranea, la convention cittadina di chiusura della campagna elettorale, con al suo fianco il coordinatore regionale del partito Mimmo De Siano e tutti i candidati forzisti dalla docente universitaria Marzia Ferraioli al sindaco di Castellabate Costabile Spinelli, da Enzo Fasano a Lello Ciccone. Carfagna è scesa subito nell’arena elettorale, rivendicando la qualità delle persone messe in campo e prendendo di mira i candidati del Pd e del Movimento Cinque Stelle: «Mi chiedo perché Alfieri, re delle fritture, era considerato dal Pd impresentabile per le elezioni regionali, mentre adesso non lo è più. Il M5S,invece,aveva presentato una giovane donna come economista della Merkel. Poi abbiamo scoperto – ha ironizzato Carfagna – che era una finta economista e che Di Maio, come al solito, aveva capito male: è solo una che legge l’Economist, come se io, leggendo Focus diventassi scienziata». Proprio da Salerno, Carfagna ha lanciato un durissimo attacco ai De Luca: «Ha fallito come governatore facendo molta propaganda e pochi fatti. Sul modo di fare campagna elettorale in città, con la chiamata alle armi di enti e associazioni a vantaggio di Piero De Luca. È un modo di fare che mortifica Salerno e tanti, in questi anni, si sono dovuti assoggettare a questo sistema di potere e candidature dinastiche». https://www.youtube.com/watch?v=K4JN4PVqVPk