Gli impegni ravvicinati, le diffide che pendono sul capo di alcuni giocatori, le prove non convincenti offerte da alcuni elementi e le buone risposte fornite da altri molto probabilmente indurranno mister Colantuono a rivedere l’undici titolare nel match di domani sera. A Cremona si potrebbero vedere diversi volti nuovi in campo, alcuni dal primo minuto altri nella ripresa. Sperano in una chance per mettersi in mostra tra i titolari Rossi, Palombi, Di Roberto, Odjer, Zito, Signorelli, ma anche i difensori Popescu, Schiavi e Mantovani (mentre Bernardini, al pari di Adamonis, Della Rocca e Orlando non figura tra i convocati). Difficilmente il trainer granata cambierà spartito tattico, motivo per cui la Salernitana scenderà in campo con la linea difensiva a quattro e la cerniera centrale composta da tre mediani. In avanti, invece, bisognerà verificare se il tecnico laziale intenderà proseguire col tridente puro o se utilizzerà il rifinitore alle spalle di due punte. A guardia della porta di Radunovic dovrebbero giocare Casasola, Schiavi, uno tra Tuia (diffidato) e Monaco e uno tra Vitale e Popescu. In mediana, invece, potrebbe rifiatare Minala, che potrebbe lasciare il suo posto a Odjer (entrambi sono a rischio giallo). Ricci dovrebbe essere preferito ancora a Signorelli. Mentre Kiyine (a sua volta diffidato) sembra in vantaggio rispetto a Zito. In avanti, l’unico certo del posto sembra Rosina che, dopo essere tornato al gol su punizione contro il Cesena, cercherà di sbloccarsi anche su azione. Come centravanti, Colantuono potrebbe preferire Rossi a Bocalon, rientrato tra i titolari contro i romagnoli dopo un problemino muscolare. Per l’ultima maglia sono in lizza Palombi, Di Roberto e Sprocati, che contro il Cesena è stato sostituito dopo appena 45 minuti, visto che la sua prestazione è stata giudicata insoddisfacente. Anche quello di domani con i grigiorossi può essere considerato uno scontro diretto per la salvezza (43 punti per i granata, 42 per i lombardi). Con un successo la Salernitana potrebbe in un sol colpo avvicinarsi all’agognata quota 50 e lasciarsi alle spalle una concorrente nella lotta per la permanenza in cadetteria.
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