Ecoambiente: una crisi già scritta, che esige risposte immediate

Redazione

Cosa c’è dietro la crisi annunciata di Ecoambiente? L’esplosione del caso della partecipata provinciale riporta con i piedi per terra chi- forse- ha sottovalutato i guasti provocati dalle gestioni passate, ha trascurato di metter mano seriamente ad un piano di rientro dei crediti con i Comuni, ha rinviato decisioni importanti e definitive sulla governance, non è stato capace di incidere sui tavoli della politica perché si evitasse il gioco delle gare deserte (almeno tre nel caso di Ecoambiente), creato ad arte da imprese che facendo cartello puntano a far lievitare i prezzi per la rimozione dei rifiuti dai piazzali. Insomma, Ecoambiente era una bomba ad orologeria e non solo per il quadro fumoso delle competenze sullo smaltimento dei rifiuti che ne rendono incerta la missione del tempo prossimo venturo. Basti pensare che dei 158 Comuni salernitani solo 45 hanno il semaforo verde della regolarità nei pagamenti: gli altri hanno debiti non saldati, cessioni del credito ad istituti bancari in corso, fatture saldate solo in parte. Le fatture, appunto, che talvolta sembrano non esserci neppure, sicché Ecoambiente farebbe fatica ad esigerli pure, i soldi dai Comuni. Insomma, se i revisori dei conti si sono risolti ad ipotizzare la messa in liquidazione della società qualche anomalia gestionale ci sarà, ma va detto che questo tipo di azione non può prescindere da un coinvolgimento attivo delle istituzioni politiche, Provincia in primis poiché Ecoambiente è una sua partecipata, Regione Campania e Comuni in seconda battuta. Una cosa è certa: il conto non lo possono pagare gli 86 lavoratori, che fanno bene ad alzare la voce insieme ai sindacati chiedendo la tutela dei livelli occupazionali e le garanzie di un sistema pubblico che gestisca la crisi. La paura, infatti, è che possano inserirsi interessi privati. Sulla faccenda delle gare andate deserte è la Regione Campania a dover chiarire, come sulla possibilità di dare ossigeno alle casse di Ecoambiente. Ma poi qualcuno dovrà fare la voce grossa con i Comuni morosi e con chi avrebbe dovuto salvaguardare in questi anni la tenuta dei conti. https://www.youtube.com/watch?v=Fxqoc2vKt_c

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