La discussione del caso Diele, accusato dell’omicidio di Ilaria Dilillo, entra nel vivo. Ma per conoscere i risultati delle perizie a cui l’attore romano è stato sottoposto bisognerà probabilmente attendere ancora. I tecnici incaricati dal gup Piero Indinnimeo stanno ultimando il lavoro che è stato richiesto loro di portare avanti, ma già nei giorni scorsi il medico legale Antonello Crisci (che coordina le attività del collegio) aveva chiesto una proroga per completare anche le valutazioni sui test tossicologici svolti sul 32enne subito dopo l’incidente. La sensazione, insomma, è che l’udienza programmata per domani dovrebbe essere rinviata e che, di conseguenza, anche la sentenza, attesa per il 30 aprile, potrebbe in realtà slittare di qualche giorno almeno. I periti e tutti i consulenti nominati sia dalla Procura che dalla parte civile e dalla difesa hanno si sono confrontati, ritenendo necessaria l’analisi non solo dell’esito degli esami tossicologi effettuati su disposizione degli inquirenti ma anche dei relativi protocolli, cioè dei calcoli tramite i quali si è giunti a tali conclusioni. Negli scorsi mesi non è stato possibile ripetere i test visto che, nel corso delle prime verifiche (eseguite dai consulenti della Procura con le modalità dell’accertamento tecnico irripetibile), sono stati utilizzati interamente i campioni di sangue e urina. Le valutazioni di carattere tossicologico (ma anche quelle sulle sue condizioni mentali, che potrebbero aver inciso sui tempi di reazione nel momento in cui si è trovato di fronte lo scooter guidato dalla vittima) saranno decisive per stabilire quanto l’assunzione di droga abbia influito sui livelli di attenzione di Diele quando. L’attore romano ha sempre sostenuto di avere assunto cannabinoidi e oppiacei il giorno prima dell’incidente, mentre il pubblico ministero Elena Cosentino gli contesta di averne fatto uso poco prima di mettersi alla guida. Per questo ha chiesto una condanna a otto anni di carcere per omicidio stradale aggravato. Altri elementi arriveranno anche dalle verifiche sull’Audi A3 guidata dall’attore, su cui il perito Alessandro Lima sta ultimando le verifiche. All’ingegnere Lima è stato chiesto di verificare dai tempi di frenata non soltanto la velocità del veicolo (che i primi rilievi hanno attestato sui 159 chilometri orari) ma anche la velocità di reazione del conducente e, quindi, il suo stato di lucidità.
Processo Diele, rinvio in vista. I periti chiedono più tempo
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