Elezioni Rsu, la Cisl salernitana raccoglie i frutti del lavoro svolto sul territorio negli ultimi anni

Redazione

Negli enti locali e nella sanità i delegati ottengono il massimo dei consensi. Tenuta anche negli enti centrali come Ministeri, Inps e Agenzie statali.

La Cisl Salerno si conferma il primo sindacato del territorio dopo l’elezione delle Rsu. “Siamo cresciuti ulteriormente nell’Asl, passando al 40% della rappresentanza“, ha detto in conferenza stampa Pietro Antonacchio, segretario della Cisl Funzione pubblica di Salerno. “Nell’Azienda sanitaria i rappresentanti della Cisl sono passati da 19 a 21 (su 54 seggi da ripartire), mentre al “Ruggi”- ottenendo il 30,49% – si è ridotto il gap nei confronti della Cgil (al 34,09%)” gli fa eco il segretario provinciale Gerardo Ceres. Complessivamente nel comparto ha votato l’87,29% degli aventi diritto, e in questa platea i candidati dei sindacati confederali hanno ottenuto circa il 70% dei consensi, a dimostrazione che nonostante tutto ribadisce Antonacchio “si ha ancora la fiducia dei lavoratori: tutto sta a non scimmiottare la politica”. E’ stato ricordato anche che in applicazione della delibera 827/2017 dell’azienda sanitaria, sono state attivate le procedure di mobilità interregionale per il reclutamento di 130 infermieri e 100 operatori socio sanitari (fermo restante che nell’organico dell’Asl mancano 2800 figure professionali). Anche negli enti locali la Cisl è il primo sindacato in tutta la provincia con il 30,71% (eccellenti i risultati in CCIA – 70,77% e nei Comuni di Cava de’ Tirreni, Scafati, Amalfi, Contursi Terme, Polla, Vietri con oltre il 50%); così come nel comparto delle “funzioni centrali” dove i rappresentanti cislini hanno migliorato la performance delle elezioni 2015 di due punti percentuali attestandosi al 29,73%. Diversa la questione nella scuola dove i risultati non sono ancora definitivi (mancano all’appello 40 istituti comprensivi): sindacato leader si conferma lo Snals col 25,6%, seguito dalla Uil col 16%, quindi la Cisl con il 15,64%. A seguire – e a parimerito – Cgil e Gilda (14,4), quindi Anief, Athena ed altri e Cobas.

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