La situazione è pre-fallimentare e non può più essere ignorata o peggio ancora derubricata alla voce “congiuntura negativa”. I costruttori salernitani, rappresentati dall’ANCE Aies, in particolare quelli che operano nella zona a sud della Provincia, non sono più disposti ad attendere. Le ultime indagini certificano ufficialmente la grave crisi del comparto edilizio, che per il 2017 determinerà una perdita di ulteriori 2255 posti di lavoro con la cessazione di 288 imprese. Vincenzo Russo, presidente dell’Ance Aies Salerno chiede un confronto con tutti i principali interlocutori, tra cui la Regione Campania ed i sindacati di categoria per istituire un tavolo di crisi congiunto attraverso il quale cercare di individuare un percorso ed una strategia comune». L’Ance chiede l’avvio di un focus sullo stato attuativo della programmazione unitaria della Regione Campania 2014-2020 che, oltre 4,8 miliardi di euro per la sola provincia di Salerno, per l’anno in corso prevede una spesa di circa 280 milioni di euro. «Va da sé – dice Russo – che, in attesa di completare la progettazione di tutti gli interventi finanziati con il Fondo di Rotazione attivato dalla Regione Campania e la messa in campo dei primi bandi, di cui al PSR nell’ambito nuova programmazione, occorre dare un segnale immediato al settore dei lavori pubblici. Questo lo si può fare solo attraverso l’utilizzo delle risorse attualmente disponibili con l’immediata cantierizzazione di tutta una serie di opere già appaltate o in corso di gara». In provincia di Salerno, l’Ance ha certificato la presenza di 315 cantieri per una spesa residua di oltre 200 milioni di euro. Nei fatti i lavori sono ultimati e le imprese attendono da oltre un anno le loro spettanze. Vi sono inoltre le opere, i Grandi Progetti, rifinanziati con il Poc 2014-2020, per oltre 400 milioni, opere già appaltate e che sono ancora in attesa di essere cantierate, senza dimenticare una serie di opere (oltre 120), riconducibili alla vecchia programmazione 2007/2013, recentemente rifinanziate per un importo complessivo di oltre 600 milioni di euro e che è possibile ricantierare nei prossimi mesi. «Invitiamo la Regione Campania – continua Russo – ad accelerare da subito le pratiche, a cambiare ancora una volta passo, per avviare le opere già appaltate, garantendo la relativa copertura finanziaria. «C’è, infine – conclude Russo – la nuova programmazione 2014-2020, ove a fronte di risorse assegnate, circa 13 miliardi di euro secondo i dati del centro studi Ance allo scorso mese di giugno, si registra una spesa di 610 milioni di euro. La Regione Campania, con il suo apparato dirigente e amministrativo, non può far passare invano altro tempo prezioso». https://www.youtube.com/watch?v=Ie2WYKEpE6c
Edilizia, la crisi porta via 2255 posti di lavoro. L’allarme dell’Ance
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