Numerose estorsioni, consumate o soltanto tentate, ma tutte con l’aggravante del metodo mafioso sono state scoperte dalle indagini dei Carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore su coordinamento della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Salerno. La base operativa del gruppo sgominato oggi era la città di Angri, anche se le quattro misure cautelari emesse dal Gip sono state eseguite anche a Pompei e Sant’Antonio Abate, tant’è che per notificarle è stato necessario il supporto dei Carabinieri di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata. Ma cosa hanno appurato le investigazioni dell’antimafia salernitana? Tutto nasce nel febbraio di un anno fa, in seguito alla detonazione di un ordigno posizionato davanti ad un cantiere a Sant’Egidio del Monte Albino. Lì si stava realizzando un centro medico polispecialistico, ma i quattro taglieggiatori volevano estorcere dei soldi agli imprenditori edili che lo stavano costruendo ed anche a professionisti del settore immobiliare. Le persone arrestate oggi, vantando la loro appartenenza ad un clan camorristico e manifestando il possesso di armi da sparo, avvicinavano le vittime sul posto di lavoro e poi in un secondo momento chiedevano loro dei soldi. In particolare, durante le indagini sull’attentato dinamitardo di Sant’Egidio oltre ad acclararne la finalità estorsiva è stato accertato che il gruppo aveva agito anche nei confronti di altre imprese edili e non solo nei riguardi della ditta esecutrice e dell’imprenditore committente dei lavori al centro medico. Più nel dettaglio, è emerso che una delle aziende taglieggiate sta costruendo un cavalcavia ferroviario proprio nel Comune di Angri. https://www.youtube.com/watch?v=gr01HIcX7P4
Quattro arresti per un giro di estorsioni ad Angri. Indagini della Dda
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