Tar Campania dà ragione a giunta regionale su no a nuove pale eoliche

Redazione

Il Tar Campania si è espresso su un ricorso riguardante l’individuazione delle aree non idonee all’installazione di impianti eolici in Campania sancendo la legittimità dei provvedimenti adottati dalla Giunta Regionale. La Regione, infatti, ha dato attuazione alla Legge Regionale 6/2016 con cui si prevede, tenendo conto della concentrazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili esistenti, di individuare dei criteri e delle aree non idonee alla realizzazione di impianti per l’energia elettrica da fonte eolica di potenza superiore a 20 Kw. Punto cardine dell’atto impugnato è il corretto contemperamento delle esigenze di tutela dell’ambiente, mediante produzione di energia pulita, con l’esigenza di tutelare il paesaggio e i tratti identitari del territorio. In particolare, è stato individuato il criterio della “saturazione” di alcune aree al fine di evitare il cosiddetto “effetto selva”, che ha condotto ad una proliferazione di pale eoliche e ad un loro addensamento in molte parti delle aree interne. Secondo il TAR, infatti, “il territorio è una risorsa limitata e non riproducibile: sicché, se in tali zone è già stato realizzato un considerevole numero di impianti non può essere ritenuto irragionevole un divieto di ulteriori installazioni”. E’ stata inoltre riconosciuta la corretta applicazione del principio in base al quale le nuove norme si applicano non solo alle nuove istanze ma anche a quelle già presentate e non ancora autorizzate. A questo proposito il Vicepresidente della Giunta Regionale con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, e l’ Assessore alle Attività Produttive, Amedeo Lepore, sostengono che «la sentenza del Tar Campania è di grande importanza perché riconosce la necessità, anche nel caso di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, di rispettare i valori ambientali e paesaggistici e di guardare a un’economia sostenibile, sempre più legata al benessere di territori e non al loro deturpamento. La Giunta Regionale proseguirà nella rigorosa azione contro le speculazioni a danno dell’ambiente», concludono Bonavitacola e Lepore.

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