Pubblicità funebre illecita, sei indagati. Nuovi guai per Aliberti

Redazione

Avrebbero favorito due società di pompe funebri ritenute vicine ai clan Cesarano di Castellammare di Stabia e Matrone di Scafati. Sei avvisi di garanzia, nei confronti di altrettante persone, sono stati notificati in mattinata dai carabinieri della Sezione Operativa della Dia di Salerno. Gli indagati sono l’ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti; Giovanni Cozzolino, già dipendente del Comune di Scafati, membro dello staff del Sindaco pro tempore; Giacomo Cacchione, già Capo Area Economico Finanziaria del Comune di Scafati; Giuseppina Ametrano, legale rappresentante della ditta “L’Eternità s.r.l.”; Alfonso e Catello Cesarano, legali rappresentanti della ditta “Cesarano Nicola Pompe Funebri s.c.a.r.l.”. Per la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno gli indagati sono responsabili, in concorso, del reato di abuso d’ufficio, commesso con l’aggravante del metodo mafioso. Per gli investigatori, alle due società di pompe funebri sarebbe stata consentita un’attività illecita con condotte omissive da parte di chi doveva controllare. Documentata anche l’illecita attività di pubblicità funebre svolta su pannelli installati abusivamente, omettendo il versamento dei tributi dovuti per legge. Il tutto a scapito delle casse comunali. In un caso, un allora dipendente del Comune di Scafati ha usufruito di un servizio di onoranze funebri gratuito per un proprio parente. https://www.youtube.com/watch?v=aNg3K9302JE

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