Il piano di depurazione delle acque della Costiera Amalfitana è un pezzo importante dell’intero programma che, in due anni, renderà balneabile tutta la costa campana, aprendo uno dopo l’altro gli impianti di depurazione che erano fermi. Un progetto strategico dopo anni di calvario, per le popolazioni residenti, per i turisti, per gli operatori economici ma anche per le amministrazioni alle prese con lacci burocratici molto stretti. «In Italia- ha detto ancora De Luca- la cosa più complicata è ripartire dalle cose rimaste in sospeso. Ma in ogni caso siamo ripartiti, il lavoro è cominciato e tra un anno avremo risolto definitivamente il problema del disinquinamento delle acque della Costiera Amalfitana». L’investimento, a valere su fondi europei per circa 90 milioni, sarà integrato con i 30 milioni messi sul piatto dalla Regione. Dal progetto unico ed originario, fatto dalla Provincia, si sono dovuti scorporare i singoli lotti seguendo le prescrizioni dell’Unione Europea. Un ostacolo tecnico che ha impegnato gli uffici tecnici su questioni di forma piuttosto che sulla sostanza del cantiere, che comunque da ieri è aperto. In questa parte di Costiera Amalfitana si avrà un solo depuratore al servizio dei Comuni, non i quattro o cinque inizialmente previsti, ma con un sistema di cattura e trattamento delle acque nere molto intelligente, poiché permetterà di produrre pure energia elettrica. https://www.youtube.com/watch?v=A36Iw9diAds
Depurazione in costa d’Amalfi: ci sarà un solo impianto, al posto dei cinque previsti
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