E’ composto da quattro medici legali e da uno psichiatra, il pool di professionisti al quale la Procura di Salerno ha affidato il compito di eseguire le autopsie sui corpi delle 26 donne arrivate senza vita, ieri mattina al porto di Salerno. Tutte nigeriane, di età tra i 14 ed i 18 anni, sicuramente, sembrerebbe da un primo esame esterno, decedute per annegamento. Il pool di periti, composto dai medici Zotti, Raimo, Consalvo e Mastrangelo, coordinati dallo psichiatra Antonello Crisci, dovrà verificare se sui corpi, ora presso il cimitero di Brignano, vi siano siano segni di violenze o ferite. «Sicuramente – ha affermato il prefetto Salvatore Malfi – per questi decessi ci sono dei responsabili». Al lavoro ci sono i poliziotti della Squadra Mobile che, coordinati dal vice questore Lorena Cicciotti, su disposizione del procuratore aggiunto Luca Masini, ieri hanno portato in Questura cinque persone che, con l’aiuto dei mediatori culturali, sono state sentite e potrebbero aver fornito ai poliziotti qualche dettaglio sul viaggio intrapreso e su quanto subito dalle 26 ragazze, tutte non accompagnate. Il sospetto degli inquirenti è che siano state picchiate prima di essere annegate. https://www.youtube.com/watch?v=vSXs9C17KMM
Sbarco a Salerno, nigeriane senza vita. La verità dalle autopsie
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