Si concluderà stasera alla presenza dell’arcivescovo Moretti “l’altro convegno”, la due giorni di riflessione e studio dedicata ai temi dell’accoglienza organizzata dalla parrocchia del Volto Santo con l’ufficio diocesano Migrantes e la collaborazione della Caritas e dei centri missionari.
Sono testimonianze di speranza, responsabilità e coraggio quelle proposte ai 150 ragazzi delle scuole (Genovesi-Da Vinci, Galilei-Di Palo, Santa Caterina-Amendola e Giovanni XXIII) presenti nell’oratorio della chiesa del Volto Santo a “L’altro convegno”, organizzato dalla parrocchia e dall’ufficio diocesano Migrantes per parlare, appunto, di migrazioni. Racconta degli sbarchi, in particolare dei 22 avvenuti a Salerno, la dottoressa Rosa Della Monica (dirigente dell’area diritti civili della Prefettura) che nello spiegare l’organizzazione ed il coordinamento dei compiti da svolgere (sanitario, amministrativo, di polizia) ricorda alcuni episodi che nel corso degli anni l’hanno particolarmente segnata: dalla scoperta, al primo sbarco, che i migranti arrivavano scalzi, all’arrivo – domenica scorsa – delle 26 ragazze nigeriane morte. A far capire ai ragazzi quello da cui fuggono quanti sbarcano nel nostro Paese, invece, ci ha pensato don Mussie Zerai, sacerdote cattolico eritreo, candidato al Nobel per la pace nel 2015, che alla platea, con l’aiuto di immagini e documenti, ha mostrato quello che la dittatura presente nel suo paese infligge alla popolazione, e le punizioni e le torture patite dai dissidenti. Una testimonianza, la sua, che colpito molto i ragazzi abituati a parlare del tema in maniera troppo astratta e distante per poterne capire appieno la dimensione. https://www.youtube.com/watch?v=E1hvJh5g3ks