Convalidato l’arresto di Gaetano Caraccio, matricida di Battipaglia

Redazione

E’ stato convalidato il fermo di Gaetano Caraccio, l’uomo di 42 anni che ha ucciso la madre Vittora Natella, 74 anni, nella loro abitazione di Via Tafuri a Battipaglia, il cui corpo è stato rinvenuto all’antivigilia di Natale, sebbene il delitto pare sia avvenuto la sera del giorno prima o comunque durante la notte. La condotta di Caraccio, che soffrirebbe di disturbi all’origine del suo stato confusionale, sarebbe apparsa davanti al gip del Tribunale di Salerno plausibile e compatibile con quanto accertato finora dalle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, diretti dal maggiore Erich Fasolino. Un quadro più chiaro lo si avrà comunque dopo l’esame autoptico previsto nel pomeriggio: in particolare, c’è da chiarire l’esatta causa del decesso oltre alle circostanze in cui il delitto è maturato. Ad ogni modo, prende corpo l’idea che Caraccio abbia finito la madre strangolandola con una cintura già sequestrata. Bisogna capire se il tipo di tracce sul cadavere sia compatibile con quella cintura. Gaetano Caraccio è ricoverato nel reparto di articolazione mentale del carcere di Salerno. A lui tempo fa è stato consigliato un percorso in otto sedute dopo comportamenti anomali seguiti alla perdita del lavoro e al rapporto morboso che lo legava alla madre, all’origine di molti litigi. Proprio questo non ha insospettito, almeno inizialmente, i condomini di Via Tafuri, abituati a sentirle urla e diverbi tra madre e figlio, visto che anche Vittoria Natella soffriva di crisi schizofreniche. La notte e la mattina del 23 dicembre più volte Caraccio avrebbe bussato alle case dei vicini senza avere risposta: i condomini pensavano a comportamenti molesti (peraltro già avvenuti) al punto da chiamare i Carabinieri. Ma poi i militari hanno scoperto il cadavere della madre ed è ipotizzabile che dopo l’omicidio Caraccio abbia cercato aiuto invano.

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