Tre colpi di pistola, di cui almeno uno sicuramente fatale, tutti sparati al torace, tutti con foro di entrata ed uscita. E’ morto così Ciro D’Onofrio, sparato alle spalle molto probabilmente perché si è accorto che la persona che lo attendeva era lì per ucciderlo. Ha provato a scappare, non si è tolto il casco né ha sfilato le chiavi dal quadro di accensione del suo motorino. Ma i tre colpi lo hanno raggiunto lo stesso ed ucciso perché i vasi raggiunti hanno provocato un’emorragia fatale. Si può riassumere in questo modo l’esito dell’autopsia effettuata ieri dal medico legale Giovanni Zotti, ma per gli aspetti più tecnici e per la precisione scientifica servono almeno 60 giorni, oltre all’esito dell’esame istologico sui tessuti. Il sostituto procuratore Katia Cardillo, titolare del fascicolo d’indagine insieme al collega Marco Colamonici, ha subito dissequestrato la salma riconsegnandola ai familiari. A quasi una settimana di distanza dalla sera dell’omicidio di Viale Kennedy a Pastena, nel pomeriggio alle 16 nella chiesa di Matierno i funerali di Ciro D’Onofrio. Una cerimonia blindata, si sussurra negli ambienti delle forze dell’ordine: ci sarà un controllo discreto, un’osservazione puntuale perché tutto fili liscio, senza contare che nulla può essere trascurato, ai fini di un’inchiesta delicatissima. Sotto esame ci sarebbe almeno una decina di persona, nessuno però è formalmente indiziato, tutti potrebbero essere in possesso di elementi utili a capire chi abbia dato l’ordine di uccidere D’Onofrio e chi abbia materialmente sparato. Gli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal vicequestore Lorena Cicciotti e coordinati dalla Procura, stanno rimettendo in fila tutti gli episodi strani degli ultimi mesi, gli spari a scopo intimidatorio, almeno una gambizzazione e finanche un pestaggio avvenuti nelle zone frequentate dalla vittima, Matierno innanzitutto. Sulla carta Ciro D’Onofrio aveva pagato il suo debito con la giustizia e si dice volesse uscire dal mondo dello spaccio di droga, ma non si può dire con certezza. I ferimenti di Silvio Franceschelli e di Gennaro Caracciolo rimangono un punto di riferimento, come i colpi esplosi nei pressi dell’abitazione di alcuni familiari di D’Onofrio. Tasselli di un mosaico che deve essere messo in ordine nel più breve tempo possibile. https://www.youtube.com/watch?v=CGqTIxfuttM
Oggi i funerali di Ciro D’Onofrio: corsa contro il tempo per trovare gli assassini
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