I dati diffusi dal ministero del lavoro e delle politiche sociali sono chiarissimi: i minori non accompagnati sbarcati in Campania sono oltre ottocento e molti di questi hanno meno di 14 anni. Dal momento in cui toccano terra- ad esempio nel porto di Salerno- la responsabilità genitoriale dei minori non accompagnati è affidata al sindaco che si limita a provvedere ai loro bisogni basilari. Ma le politiche sociali spesso non hanno risorse umane, economiche e neanche strutture sufficienti. Per questo si è pensato ad una tutela affidata a volontari appositamente formati: chi ha intenzione di diventare tutore legale di uno di questi minori avrà la responsabilità non solo genitoriale, ma dovrà anche instaurare un rapporto con il ragazzo preso in affidamento, aiutarlo nelle scelte riguardanti l’istruzione, a coltivare i suoi desideri e dovrà soddisfare i suoi bisogni. In più la legge prevede che fratelli e sorelle siano affidati allo stesso tutore legale. Con la legge 47/2017 ogni Tribunale dei Minori dovrà istituire un albo di tutori volontari Ed essere tutore non è accogliere in casa ma fare incontri periodici, soprattutto per le decisioni. La Regione Campania ha pubblicato un avviso, sul sito dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, per la selezione dei volontari. Non è prevista una data di scadenza, ma si dovrà frequentare un corso della durata di 30 ore in modo da poter stabilire l’idoneità dell’eventuale tutore. A Salerno già a luglio un protocollo d’intesa ha fissato il percorso che vede insieme Comune, Procura, Tribunale per i minorenni, Corte d’Appello, Garante, Cooperative sociali, ordine degli avvocati, per coinvolgere quante più famiglie possibili, per non lasciare al proprio destino centinaia di minori migranti che sbarcano in assoluta solitudine. https://www.youtube.com/watch?v=Tvta7ZsFnUU
Minori stranieri non accompagnati: entra nel vivo tutela legale affidata a volontari
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