Carpi, quando spendere meno è davvero conveniente

Redazione

Quando spendere meno, conviene. Il Carpi dalle cessioni estive ha ricavato qualcosa come 13 milioni di euro e, in sede di mercato, ne ha reinvestiti appena 850 mila. Nonostante ciò, la società del presidente Claudio Caliumi ha superato i primi due turni di Coppa Italia (prima schiantando il Livorno e poi battendo in rimonta la Salernitana ai calci di rigore) e s’è regalato la prestigiosa sfida col Torino (in programma il prossimo 29 di novembre), quindi ha iniziato il campionato alla grande con due vittorie (in casa col Novara e poi a La Spezia), entrambe per 1-0. La rivoluzione attuata dal duo Bonacini (amministratore delegato e socio di maggioranza)-Lauriola (direttore sportivo) ha prodotto frutti per certi versi non preventivabili alla vigilia di quella che, nelle previsioni della vigilia, rischiava di essere un’annata complicata. Invece, il cambio in panchina (chiusa l’era Castori è arrivato il rampante Antonio Calabro, reduce dalle ottime esperienze con Gallipoli e Francavilla) accompagnato alla rivoluzione della rosa, hanno permesso al Carpi di iniziare alla grande la stagione 2017/2018, riportando il sorriso sui volti dei tifosi emiliani. La società ha incassato, come detto, qualcosa come 13 milioni in estate: 4,5 milioni per il passaggio di Lasagna all’Udinese; 3,5 milioni per Letizia e Belec al Benevento; 1,5 milioni per la cessione di Romagnoli all’Empoli; 1,2 milioni per Di Gaudio e Gagliolo al Parma; 500 mila euro per Bianco al Perugia. Senza dimenticare il paracadute per la retrocessione dalla Serie A di due anni fa. Insomma, un bel tesoretto. Sul mercato il club ha operato in maniera oculata, senza spese folli: 400 mila euro per Nzola, 250 mila per Saber, 200 mila per Giorico. Investimenti per i cartellini per un totale di 850 mila euro. Poi solo prestiti e ingaggi di atleti svincolati. Non sempre, insomma, il paradigma spendo tanto-vinco (e di conseguenza spendo poco-soffro) trova conferme sul campo. Operando in maniera intelligente, si possono costruire anche squadre vincenti ma low cost. Detto ciò, nonostante la partenza sparata, l’obiettivo del Carpi resta una salvezza tranquilla (per la quale oggi mancano almeno altri 46 punti), tutto quello che verrà di più, è il caso di dirlo, sarà guadagnato! https://www.youtube.com/watch?v=3mRjX-mwtOo

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