Scuole, parrocchie e volontari per rilanciare la raccolta differenziata a Salerno

Redazione

La battaglia è di tutti, senza maggioranza o opposizione, perché deve essere una battaglia dei cittadini per la città di Salerno. Il rilancio della campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata sul territorio comunale ha come primo slogan “Insieme facciamo piazza pulita”. Questa mattina a Palazzo di Città con il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e con l’Assessore comunale all’Ambiente Angelo Caramanno, c’erano il Provveditore agli Studi di Salerno Renato Pagliara e la Presidentessa del Circolo di Salerno Legambiente “Orizzonti” Elisa Macciocchi. L’arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, ha inviato un messaggio di sostegno all’iniziativa che, quindi, coinvolge scuole, parrocchie ed associazioni ambientaliste. Riformulare e ri-spiegare come funziona la raccolta differenziata, è l’azione intrapresa dall’amministrazione per ritornare agli eccellenti risultati di un tempo, ma anche per evitare che si continui a deturpare l’immagine di Salerno con rifiuti di ogni genere abbandonati in strada. La repressione non è sufficiente, è necessario che il senso civico pervada tutta la città. «Ci rivolgiamo alla coscienza dei singoli: non è ammissibile che una sparuta minoranza di maleducati e trasgressori deturpi l’immagine di una intera città» ha dichiarato il Sindaco Napoli. “Tu fai la differenza” si legge sui manifesti che da domani saranno affissi per le vie della città. Il primo ricorda che il vetro si deposita nelle campane e non intorno. Il manifesto in blu invita i cittadini a rispettare gli orari e ad utilizzare correttamente gli appositi contenitori. Il terzo, infine, dice no alle discariche a cielo aperto. «Si rilancia l’idea di Salerno città pulita – ha aggiunto l’assessore Caramanno – partiamo con questa campagna di sensibilizzazione e di partecipazione che riguarda noi tutti, senza alcuna distinzione neppure di maggioranza e opposizione. Così deve essere, perché la pulizia della città non merita medaglie in petto: è un bene di tutti, rispetto al quale oggi è necessario intervenire in maniera netta, anche da un punto di vista culturale».

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