Pensare di poter centrare la salvezza, anche tramite i play out eventualmente, vincendo solo 7 partite in un stagione è praticamente impossibile. Il Basket Agropoli torna in Serie B dopo due anni vissuti nella seconda categoria nazionale, il primo da protagonista (centrando l’accesso alla Final Eight di Coppa Italia e poi partecipando ai play off), il secondo da semplice comparsa. Dopo un inizio di stagione incoraggiante, nonostante i tanti problemi incontrati in estate, si sono progressivamente perse le tracce dei delfini, che hanno pagato scelte sbagliate in sede di allestimento del roster (non hanno convinto né gli acquisti degli italiani né la coppia di americani). La rivoluzione di gennaio ha indebolito (dal punto di vista tecnico) l’organico, ma ha regalato un pizzico di orgoglio ad una squadra che, comunque, si è sempre allenata ed è escesa in campo mettendoci il massimo dell’impegno. Purtroppo la differenza (di talento, fisica e in termini di profondità della panchina) rispetto alle altre partecipanti al campionato di A2 era evidente e gli infortuni (compreso quello di Santolamazza nel finale di stagione) hanno fatto il resto. Dopo la sconfitta di Trapani, con cui s’è chiusa amaramente la stagione 2016/17, è importante che i soci del club cilentano si siedano subito attorno ad un tavolo per decidere cosa fare e come programmare il futuro sodalizio biancoblu.
Basket Agropoli, programmare per ripartire dopo la retrocessione
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