Agenti penitenziari sotto organico, turni di lavoro massacranti , sovraffollamento e strutture inadeguate. Per la Cgil Fp la situazione della Casa Circondariale di Salerno è al limite del collasso. Una delegazione di sindacalisti ha voluto verificare lo stato della struttura e le condizioni di lavoro in cui si trova ad operare il personale di Polizia Penitenziaria venendo a conoscenza dell’ipotesi di apertura di una nuova “sezione detentiva” che, in assenza di un potenziamento dell’organico, risulterebbe difficile da gestire. Solo 230 gli agenti disponibili ( dei quali 20 temporaneamente distaccati in altra sede) a fronte dei 294 previsti; 1 Sovrintendente a fronte delle 33 unità previste e 11 ispettori su 35. I sindacalisti denunciano “l’ aumento dei carichi di lavoro per il personale che è obbligato ad effettuare un numero considerevole di ore di straordinario per garantire la sicurezza e lo svolgimento di tutte le attività ricreative e formative, con scarse possibilità di recupero psico-fisico. Il tutto in un Istituto datato, dove le scarse risorse a disposizione non consentono di portare a termine la necessaria ristrutturazione e riorganizzazione, nonostante gli apprezzabili sforzi sia dell’attuale Direttore che del Comandante. Se a ciò aggiungiamo che la popolazione detenuta continua ad aumentare, 500 detenuti presenti a fronte dei 364 posti disponibili, risulta del tutto evidente che il sistema rischia di collassare”.
Salerno, la Cgil denuncia sovraffollamento e strutture inadeguate
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