Il primo maggio sarà un momento di festa e riflessione- scrive la Cisl di Salerno nella nota che precede la manifestazione di lunedì a Nocera Inferiore. Il segretario generale Gerardo Ceres dice che il sindacato deve tornare a tutelare il lavoro, contrastando ogni forma di sfruttamento e illegalità diventando una palestra di democrazia in provincia di Salerno. Lavoro com’è ovvio sarà la parola d’ordine di Cgil, Cisl e Uil, che nel manifesto della giornata fanno scrivere: le nostre radici, il nostro futuro, creando una sorta di ponte fra generazioni, padri e figli, magari messi gli uni contro gli altri proprio dalla mancanza di occupazione. Migliaia di lavoratori, lunedì mattina in piazza Diaz a Nocera, saranno con i tre segretari generali Arturo Sessa (Cgil), Gerardo Ceres (Cisl) e Gerardo Pirone (Uil). Ma il primo maggio ci saranno anche altre manifestazioni unitarie: perché se Nocera Inferiore da anni è piazza principale essendo uno dei pochi poli industriali ancora attivi, a Penta di Fisciano (dove ci si ritroverà alle 18) si dà attenzione ad una realtà manifatturiera, artigiana e laboratoriale che tiene viva la valle dell’Irno. A Battipaglia, poi, dove lunedì pomeriggio è previsto un incontro al Centro Sociale, si vorrebbero gettare le basi per un nuovo sviluppo, dopo le grandi delusioni dei decenni scorsi. Partendo magari dall’agricoltura, ma allargando il raggio ad altre produzioni, sfruttando il sostegno previsto per le aree di crisi. Su questo, vanno innestati i ragionamenti contro ogni forma di sfruttamento e di illegalità per promuovere la sicurezza, per accompagnare chi il lavoro lo ha perso e chi lo cerca per la prima volta.
Primo maggio: i sindacati alla vigilia parlano di lavoro e futuro
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