Futuro e Passato, presupposti per ripartire nel segno delle riforme, del lavoro e dello sviluppo del Paese erano la traccia comune dell’incontro voluto dalla Federazione bancari italiani per discutere delle possibili soluzioni per uscire dalla crisi attuale. Un evento che ha posto in evidenza l’importanza di un momento di analisi e di studio sul fronte delle problematiche di questo particolare momento storico, carico di tensioni, preoccupazioni ed interrogativi, e l’importanza di delineare tutte le alternative per fare uscire il sistema-Paese dal guado, con particolare riferimento al Sud caratterizzato- in generale- da un immobilismo divenuto strutturale, al punto che la disoccupazione giovanile ormai è pari a circa il 60% e le attività produttive sono ancora ferme al palo in molti settori. Il motto della Fabi è stato sempre: “Fatti, Certezze e non parole”. Ed è da queste parole che i bancari hanno fatto partire la loro Conferenza Programmatica , alla presenza del Segretario Generale Lando Maria Sileoni, ma aprendo anche al contributo di numerose figure istituzionali in rappresentanza del territorio. Un confronto sindacale, certo, ma che si è prefissato l’obiettivo strategico di comprendere la dimensione dei cambiamenti nel mondo del lavoro, con uno sguardo a tutti gli effetti del referendum costituzionale da cui devono partire tutte le riforme. Un obiettivo al quale i relatori, tra cui le forze politiche e sindacali della Regione Campania, hanno saputo dare un contributo innanzitutto culturale e poi di proposta concreta.
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