Era nascosto a Sant’Angelo di Marcato San Severino, latitante dal marzo scorso, da quando i carabinieri aveva bussato alla sua abitazione per notificargli l’arresto emesso dalla Dda di Salerno Luigi Coppola, 58anni, all’alba di ieri è stato prelevato dal casolare dove era nascosto e portato in carcere. In manette sono finiti anche marito e moglie, di Mercato San Severino, incensurati, per favoreggiamento personale: sono stati loro in questi mesi a nasconderlo in un deposito di attrezzi agricoli e foraggio per il bestiame. Il 58enne, accusato di associazione di tipo mafioso e detenzione e porto illegale di armi e munizioni, è ritenuto dagli inquirenti vicino al al clan camorristico Fezza-D’Auria Petrosino di Pagani, dedito principalmente alle estorsioni e al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Il 24 marzo scorso i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno e dalla Compagnia di Mercato San Severino, eseguirono 32 arresti, 21 in carcere ed 11 agli arresti domiciliari. L’operazione era scaturita da una complessa indagine avviata nel settembre 2014 che ha svelato gli assetti della criminalità organizzata nell’area a nord della provincia salernitana, accertando l’esistenza di un sodalizio criminale armato di nuova formazione, con base operativa nei comuni della Valle dell’Irno, che con aggressioni violente di cui una con esplosione di colpi di arma da fuoco imponeva il proprio controllo. Lo spaccio di droga e le estorsioni erano le principali attività del gruppo, che disponeva anche di un fucile Kalashnikov. Nei giorni successivi all’operazione, il Nucleo Investigativo ha avviato un’attività di indagine finalizzata alla ricerca di Coppola. Quando ieri i carabinieri lo hanno trovato, il 58enne ha anche tentato di fuggire attraverso una botola che conduceva ad un sentiero. Ora è ristretto nel carcere di Salerno. Proseguono, invece, gli accertamenti per individuare eventuali altri soggetti che hanno aiutato l’uomo a sottrarsi alla cattura nel corso degli ultimi due mesi.
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