Arrivano le prime condanne per gli indagati coinvolti nell’inchiesta sui maltrattamenti nella casa di casa di cura per anziani di Acerno. Un anno e nove mesi sono stati inflitti a due operatori che hanno deciso di patteggiare la pena. Davanti al gup del Tribunale di Salerno, Maria Zambrano, per i due indagati si è conclusa la vicenda con il rito abbreviato. Per gli altri sedici indagati invece prosegue l’udienza preliminare, aggiornata al 25 settembre. Le difese hanno chiesto, ed ottenuto, dal giudice Indennimeo una perizia sui video estrapolati dalle telecamere che gli uomini del capitano Erich Fasolino avevano nascosto dentro una plafoniera nel salone della casa di cura, dopo la denuncia di due ex dipendenti. In quelle immagini, secondo l’accusa, sono scritte le responsabilità degli imputati che, con violenze fisiche e verbali e privazioni, non prestavano le dovute cure agli anziani ospiti che non potevano muoversi liberamente, usufruire dei servizi igienici quando lo chiedevano, comunicare con i propri parenti. Accuse che respingono, invece, gli imputati, che si difendono affermando che all’interno della casa era difficile mantenere l’ordine senza alzare la voce.
Acerno, prime condanna per la casa di riposo lager
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