Quando Giovanni Caressa creò l’Anffas, forse nemmeno immaginava cosa sarebbe diventata, dopo cinquant’anni di storia che ne hanno fatto un punto di riferimento per i disabili intellettivi e motori e le loro famiglie. L’intuizione di Caressa è valida ancora oggi per il supporto materiale che dà a genitori e ragazzi ma trasporta nel tempo un concetto semplice- e per questo rivoluzionario- che ha sdoganato per sempre la disabilità nella città di Salerno. Prima dell’Anffas, infatti, l’handicap era da nascondere, da consumare tra le mura domestiche, da relegare al sentimento della vergogna e della paura. Con il risultato che disabili e famiglie vivevano uno stato di abbandono e solitudine. Il ribaltamento di questa logica ha generato, tramite l’Anffas, un impatto sociale positivo, sfatando quei tabù e trasformando tutto in condivisione, amicizia, voglia di stare insieme, comprensione, ben oltre la cura e l’assistenza. Oggi, dopo tanti anni, il memorial Caressa rende omaggio al fondatore dell’Anffas con una grande festa ma si spinge fino ad immaginare un futuro più sereno, oltre le difficoltà del presente. https://www.youtube.com/watch?v=pgu_NaTSEso
All’Anffas il tredicesimo memorial Caressa
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