Radovanovic continua ad accusare problemi alla caviglia, la stessa a causa della quale contro il Milan è stato costretto a lasciare il campo dopo appena un quarto d'ora di gioco. A questo punto, sebbene il genoano sia tenuto in grande considerazione da mister Nicola, non è escluso che il tecnico granata possa immaginare altre soluzioni. La Salernitana potrebbe scendere in campo con un atteggiamento tattico camaleontico, così da non offrire punti di riferimento stabili alla retroguardia del Bologna. Il possibile impiego nell'undici titolare di elementi, come Verdi e Kastanos, ma anche dello stesso Bonazzoli, giocatori capaci di svariare su tutto il fronte d'attacco, va proprio in questa direzione.
Il team dell'ippocampo potrebbe schierarsi col 4-3-1-2, inizialmente, con Kastanos a dare una mano a Lassana Coulibaly ed Ederson (nella ripresa potrebbe dar vita ad una staffetta con Bohinen) in fase di non possesso, ma il cipriota, come ha già fatto contro la capolista, dovrà essere bravo ad appoggiare la manovra offensiva, per sfruttare la sua capacità di saltare l'uomo, rifinire per le punte e, all'occorrenza, calciare in porta. Verdi, motivato dalla sfida alla sua ex squadra, dovrà rappresentare il valore aggiunto, in assenza di Ribery e Perotti, non solo sui calci piazzati, ma anche per garantire assistenza a Bonazzoli e Djuric lì davanti, dove sembra che le cose stiano iniziando a migliorare: nelle ultime quattro partite la Salernitana ha sempre segnato almeno un gol (2 contro Spezia e Milan all'Arechi).
Per non vanificare la crescita delle punte, allora, la squadra di Nicola dovrà provare a mantenere finalmente inviolata la porta di Sepe (non proprio impeccabile contro i Diavoli rossoneri), operazione che non riesce al team dell'ippocampo dallo scorso 2 ottobre. Fazio e Dragusin dovranno frenare la fisicità di Arnautovic, Ranieri senza distrazioni dovrà francobollare il mobile Orsolini, mentre Mazzocchi potrebbe godere di un pizzico di libertà in più.