La Salernitana è intenzionata a non presentarsi domani all'Arechi per la gara in programma alle ore 18.30 con il Venezia. Il club lagunare, invece, ha già detto che scenderà in campo. L'arbitro dovrà quindi aspettare i canonici quarantacinque minuti e decretare l'impossibilità di svolgimento del match per assenza di una squadra. Poi cosa accadrà? L'iter, come spiegato a LiraTv dall'avvocato Eduardo Chiacchio, dovrebbe essere lo stesso della non-partita di Udine del 21 dicembre, gara sub-iudice che attende ancora il verdetto del giudice sportivo. Per quell'incontro la Salernitana ha già presentato un preannuncio di reclamo che punta sul principio della causa di forza maggiore facendo leva sulla disposizione dell'Asl di Salerno. Nel caso di sconfitta a tavolino il club granata farà ricorso. Per la gara di domani con il Venezia si segue la stessa strada.
Dopo gli ulteriori casi di positività emersi l'altro ieri, l'Asl di Salerno ha disposto l'isolamento di dieci giorni per i tesserati contagiati. Quarantena domiciliare di cinque giorni per i componenti del gruppo squadra con green pass valido contatti stretti dei tesserati positivi, quarantena di dieci giorni per i componenti del gruppo squadra con ciclo vaccinale non completo o non vaccinati.
L'Asl di Salerno ha quindi disposto, per motivi di pubblica sanità, che tutti i tesserati rientranti in queste categorie non potranno partecipare ad eventi sportivi ufficiali. Con questa disposizione dell'Asl di Salerno la Salernitana ha chiesto il rinvio del match con il Venezia e domani non andrà all'Arechi. In tutto sono 25 i tesserati della Salernitana posti in isolamento dall'Asl.