La scuola è nel pieno caos. Nonostante gli appelli dei dirigenti scolastici e delle Regioni, il governo va avanti per la sua strada ed in Campania si attendono gli sviluppi della battaglia intrapresa dal presidente Vincenzo De Luca: domani tornano in classe solo gli studenti delle Superiori, per gli altri (elementari e medie) c'è la dad. Almeno per ora. In attesa delle mosse di Palazzo Chigi che ha annunciato l'intenzione di impugnare il provvedimento del governatore della Campania, il Tar ha chiesto alla Regione di presentare ulteriori documenti per poter decidere sul ricorso presentato da alcuni genitori.
De Luca tira dritto e spiega, nella sua corposa ordinanza, che la misura è stata presa per «scongiurare il collasso del sistema sanitario regionale, fortemente sotto pressione» perchè «nelle ultime due settimane i contagi sono aumentati considerevolmente nella fascia 0-44 anni e la circolazione del virus nei giovani è ormai estremamente ampia». Il governatore sottolinea che in Campania «la variante Omicron è estremamente diffusa, in misura nettamente superiore alla media nazionale». Inoltre il presidente ha evidenziato che la misura è assolutamente legittima, perché «il decreto legge 6 agosto 2021 consente anche nelle Regioni che non si trovino in zona rossa, eccezioni allo svolgimento in presenza delle attività educative e scolastiche».
De Luca è comunque il portabandiera di una battaglia condotta anche da altre Regioni. Pure il governatore della Sicilia, Musumeci, ha sospeso le attività in presenza ed in Veneto Zaia, molto critico sul ritorno tra i banchi, invoca l'intervento del Comitato tecnico scientifico sulla controversa questione. Il governo fa spallucce e il ministero invia a scuole e sindacati il nuovo protocollo per la ripresa.