Dal 1 febbraio non servirà esibire il green pass per le esigenze alimentari e di prima necessità (supermercati, ottici, acquisto carburante, cure veterinarie), per quelle sanitarie (farmacie e parafarmacie) e per i luoghi legati alla sicurezza (caserme, uffici delle Forze di polizia e delle polizie locali) e alla giustizia (uffici giudiziari e uffici dei servizi sociosanitari «esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata»). Ma la certificazione dovrà essere esibita in tutti gli altri esercizi commerciali: dai tabaccai, alle banche agli uffici postali e dunque anche per andare a ritirare la pensione.
È saltata, infatti, dal Dpcm firmato ieri da Draghi, l'attesa deroga per consentire l'accesso a poste e banche anche senza pass. Il rispetto delle misure, viene specificato, «è assicurato dai titolari degli esercizi» e «dai responsabili dei servizi» attraverso lo svolgimento «di controlli anche a campione». Va precisato che nei supermercati si potrà comprare qualsiasi cosa, e non solo generi alimentari come circolato in un primo momento. Restano fuori dalle esenzioni i tabaccai, per cui per comprare le sigarette servirà il green pass. Per ricapitolare: dal 20 gennaio scorso è scattato l'obbligo di green pass base per parrucchieri, estetisti e barbieri, dal primo febbraio viene esteso a negozi, poste, banche e uffici pubblici.