Duplice omicidio di Pagani, Comunale resta freddo

E’ stato lucido nel compiere il duplice omicidio e continua ad essere lucido nel raccontare quanto successo nel cortile della sua abitazione di via Fontana a Pagani. Giuseppe Comunale, il 74enne che ieri mattina ha ucciso la nuova, Anna Rosaria Vanacore di 47anni e la nipote 23enne Maria Renata ha passato la sua prima notte in carcere. Ieri pomeriggio è stato riascoltato dal sostituto procuratore Elena Guarino della Procura di Nocera Inferiore. L’uomo, ex archivista dell’ospedale di Pagani, è stato freddo nel modo di difendersi ed ha puntato sullo stato di esasperazione al quale era arrivato a causa del rapporto con nipote e nuora. Il cancello era l’oggetto dei continui litigi ma il legame delle famiglie Comunale-Vanacore era esasperato forse anche da altre situazioni come confermato dalle parole dei parenti delle vittime. Accertata la dinamica del duplice omicidio resta adesso da definire la natura del gesto del pensionato. Forse quello di Comunale non è stato un raptus ma un gesto premeditato. Il 74enne continua a ripetere che ieri mattina stava pulendo il fucile quando ha visto nuora e nipote uscire lasciando il cancello aperto. Le ha richiamate, ne è nato un diverbio «poi le ho viste mettere le mani nelle borse ed ho temuto che volessero ammazzarmi per questo ho sparato» ha detto Comunale. Una versione che non combacia con i riscontri fatti dai carabinieri. L’uomo in tasca aveva 5 cartucce appartenenti allo stesso fucile, dettaglio che lascia pensare alla premeditazione. L’ossessione per quel cancello aveva portato l’anziano ad istallare 8 telecamere nel cortile. Un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso con il quale dalla sua abitazione controllava quanto succedeva fuori. La mancata registrazione delle immagini non ha consentito ai carabinieri di avere materiale utile per le indagini. Lunedì sui corpi di Anna Rosaria Vancore e Maria Renata Comunale sarà effettuata l’autopsia.