Ancora nessun particolare rilevante sull’omicidio di Santina Rizzo. Perché e soprattutto chi ha voluto porre fine alla vita della 63enne di Nocera Superiore, restano ancora misteri per i carabinieri che da sabato sera indagano sull’omicidio. Bocche cucite sulle indagini mentre nelle ultime ore è stata scartata l’ipotesi che ad uccidere possano essere stati in due. Ad agire è stata una sola persona, un uomo, quasi certamente, vista la forza mostrata nel soffocare e poi colpire con le forbici la donna. “Indagini difficili” dicono i carabinieri, che hanno passato un’altra notte a cercare particolari ed elementi utili alle indagini. Troppe le impronte trovate nell’appartamento e soprattutto nella stanza dove la Rizzo è stata trovata morta. Stanza utilizzata per ricevere i clienti. Su di loro puntano l’attenzione gli inquirenti. L’assassino potrebbe essere un uomo dalla donna e con il quale stava per avare un rapporto sessuale. Un omicidio passionale, forse. O anche una uccisione avvenuta per mettere fine all’attività della donna. In questo senso particolare rilievo hanno le forbici conficcate in gola e nei genitali. Un gesto che sembrerebbe quasi un rito. Intanto gli inquirenti non smettono gli interrogatori. Sottoposte alle domande dei carabinieri ci sono numerose persone: clienti, conoscenti, parenti, vicini di casa della 63enne. Nulla è emerso, invece, al momento dalla immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza installati in strade vicine a quelle dove viveva la Rizzo.
Omicidio Rizzo, si torna a seguire la pista dei clienti
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