Cassa integrazione Telecolore: gruppo Lira solidale

Redazione

Che certi settori dell’informazione vivano un periodo di crisi è un dato certo, dovuto alla congiuntura economica, al calo degli investimenti pubblicitari a difficoltà strutturali che rendono difficile un posizionamento solido sul mercato editoriale. Sono gli stessi fattori che avrebbero determinato la sofferenza di un’impresa editoriale storica come Telecolore Salerno, i cui lavoratori hanno visto a lungo in bilico il loro posto per il calo pari al 50% del fatturato pubblicitario denunciato dalla proprietà. Apprendiamo con soddisfazione e sollievo che è andato a buon fine il tavolo di trattative presso gli uffici dei Servizi per l’impiego della Provincia, dove le parti si sono incontrate il 19 gennaio scorso. All’incontro erano presenti il vicepresidente della giunta ed assessore provinciale al lavoro Anna Ferrazzano, Aniello Cavotta per Italia Lavoro, Gianni Colucci per Assostampa, oltre alla proprietà e ai rappresentanti del comitato di redazione di Telecolore. L’azienda ha deciso di soprassedere rispetto ai sei licenziamenti minacciati, di fronte all’opportunità di usufruire di un ammortizzatore sociale quale la cassa integrazione in deroga per una punta massima di undici lavoratori a rotazione sulle 22 unità in organico. L’operazione non riguarderà il direttore responsabile ed i giornalisti con contratto part-time. I gruppo Lira esprime solidarietà ai colleghi, nella speranza che gli impegni assunti siano effettivamente rispettati, anche se alla riunione non erano presenti i sindacati e Confindustria Salerno. Registriamo anche la solerzia con la quale la Provincia ha provveduto ad organizzare il tavlo di trattative, ma ora la palla passa alla Regione Campania e ad Italia lavoro, cui spetta l’attivazione concreta della cassa integrazione in deroga. L’auspicio del gruppo Lira è che tutti i soggetti interessati da questa vertenza, la Regione Campania, Italia Lavoro, ma anche l’ispettorato del Lavoro ed un grande ente previdenziale come l’Inps, vogliano essere molto scrupolosi nell’esame delle documentazioni, nell’esecuzione delle procedure, nella verifica di quanto sostenuto dalla proprietà di Telecolore durante il tavolo di trattative e negli atti, nel riscontro della sussistenza effettiva dei requisiti per la cassa integrazione in deroga. Tutto questo perché a pagare non siano i colleghi tecnici e giornalisti, a detrimento dell’informazione e della concorrenza leale.

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