Chiamatela mentalità, coerenza, passione, ma loro ci saranno. Porte aperte o meno, gioca la Salernitana e gli ultras granata saranno presenti. Nel piazzale, davanti alla Curva o in sit-in davanti alla Tribuna poco importa, il loro contributo anche dall’esterno dell’Arechi alla squadra, ai colori granata non mancherà. Non mancherà neanche la contestazione, civile, nei confronti della società, di un Palazzo che continua a non tutelare la Salernitana, di una stagione nata storta e che neanche l’impresa sportiva di Torino per quanto prestigiosa è riuscita a raddrizzare. Per il momento. Sempre e comunque, nonostante tutto, loro, gli ultras, a cui si aggiungerà lo zoccolo duro della tifoseria granata, non hanno intenzione di mollare, almeno fin quando la matematica non condannerà la squadra di Grassadonia. E come accaduto contro il Ravenna, il 4 marzo del 2007, quando le porte dell’Arechi, in attesa dei tornelli, rimasero chiuse, in centinaia si raduneranno in via Allende per seguire a pochi metri di distanza lo spareggio salvezza col Piacenza. Sperando che, rispetto a quella gara, anche in una partita priva della sua componente più colorata e fantasiosa, il risultato possa essere favorevole al team di Lombardi. Ci saranno striscioni, comunicati per chiarire le posizioni dei singoli gruppi, ma ci saranno anche intere famiglie, ci saranno palloni per ammazzare il tempo e stemperare la tensione. Sarà un pomeriggio strano, particolare, ma anche in questa circostanza i veri tifosi della Salernitana faranno la loro parte.
Salernitana, i tifosi faranno la loro parte
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