Berlusconi sostiene Caldoro telefonicamente

Redazione

Berlusconi partecipa via telefono alla campagna elettorale per la conquista della Campania e lo fa nel suo stile, con un linguaggio diretto che vuole contrapporre il fare del centrodestra alle parole del centrosinistra. Collegato telefonicamente con la manifestazione elettorale pro-Caldoro a Napoli, il premier dice che «la Campania non è più un feudo rosso; governiamo già 180 Comuni e tre Province, manca solo il colpo finale e cioè la vittoria di Stefano Caldoro». Berlusconi raccomanda ai dirigenti del Pdl di «ricordare ai campani come abbiamo operato a Napoli durante l’emergenza rifiuti con la Protezione civile». Il presidente del Consiglio potrebbe essere a Napoli il 19 marzo per concludere il viaggio della nave azzurra, un aliscafo che porterà Caldoro e i candidati del Pdl nei porti della Regione dal 15 al 19 marzo. Il presidente del Consiglio non fa differenza tra regionali e politiche e rilancia la scelta di campo tra un governo che risolve le emergenze ed una sinistra che sa solo insultare e criticare e solo dire dei no. Toni duri, dettati forse dal calo dei consensi registrato dagli ultimi sondaggi. E se Berlusconi alza il tiro, lo stesso fa Caldoro, partendo all’attacco dei suoi avversari: dietro «il candidato del centrosinistra-dice- ci sono Bassolino, la Iervolino, i manager delle Asl ed i consigli d’amministrazione delle aziende miste della Regione che usano anche i dipendenti per fare campagna elettorale».

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