Rapporto Caritas, novità e conferme

Redazione

E’ stato presentato ieri sera a Salerno, presso il Palazzo di Governo, il XIX° rapporto Caritas–Migrantes sull’immigrazione. Alla conferenza di presentazione del dossier statistico – suddiviso in 50 capitoli e per Regioni – hanno partecipato il prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, il caporedattore del Dossier, il dottor Franco Pittau e Giancamillo Trani, coordinatore Area Immigrazione della Delegazione Regionale Caritas della Campania. Il dato che salta subito all’occhio nello scorrere i numeri del fenomeno migratorio nel nostro paese e nella nostra regione è che, nonostante il 2008 sia stato un anno di forte decremento economico, il fenomeno immigrazione non si è fermato, anzi è cresciuto. In tutto il Paese. Localmente, invece, l’elemento più significativo è che il flusso migratorio in Campania si è concentrato su Salerno a scapito di Caserta, sia per l’offerta lavorativa proveniente dall’agricoltura intensiva della Piana del Sele, sia anche per gli avvenimenti tragici di Castelvolturno (la strage degli immigrati del settembre 2008). Le 512 pagine del volume affrontano tutti gli aspetti del fenomeno migratorio per questo il coordinatore Pittau offre tre linee guida per affrontare la lettura: l’abbandono del preconcetto degli immigrati=clandestini in favore della conoscenza dei flussi migratori regolari (37mila vs 4.500 mila); la considerazione dei migranti in quanto lavoratori (sono 2 milioni) invece che delinquenti; infine il passaggio più importante: non più stranieri ma cittadini (anche perché più della metà di loro vive nel nostro Paese da + di 5 anni il che significa che sono un elemento strutturale e non congiunturale della nostra economia e società).

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