La magia della London Simphony Orchestra al Verdi

Redazione

Un appuntamento eccezionale con la musica, quella con la M maiuscola, quello andato in scena ieri sera al teatro Verdi. L’eccezionalità della serata consisteva nella possibilità di ascoltare insieme la leggendaria London Symphony Orchestra, una delle orchestre più prestigiose al mondo con Valery Gergiev, uno dei direttori d’orchestra moderni più carismatici, dotato di una forza e di una vitalità fuori dal comune. Attuale direttore principale dell’orchestra britannica, oltre che straordinario direttore del Mariinsky Theater di San Pietroburgo, Gergiev – che i connazionali chiamano lo “zar del podio” – ha fondato il Festival delle notti Bianche ed è succeduto nel 1998 a Sir George Solti come direttore della World Orchestra for Peace. Il concerto di Salerno, inserito nel ricchissimo cartellone della stagione lirico-sinfonica, ha proposto un programma che ha visto alternare grandi compositori russi e francesi: ad aprire il programma l’overture-fantasia Romeo e Giulietta, nell’edizione rivista da Cajkovskij nel 1880. Quindi si è proseguito con Pavane pour une infante dèfunte scritta per solo piano nel 1899 dal compositore francese Maurice Ravel e poi trascritta per orchestra nel 1910; e ancora il balletto Jeux composto da Claude Debussy nel 1913. La serata è continuata con il balletto Jeu de cartes di Igor Stravinskij per finire con il trascinante Bole’ro di Maurice Ravel, un solo tema sensuale e orientaleggiante ripetuto da angolature strumentali ogni volta differenti, in un crescendo di intensità fino alla travolgente conclusione.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.