Merino deve giocare!

Redazione

Quando fa freddo va bene anche un brodino, ecco allora che il punto conquistato sabato su un campo storicamente avverso, può anche essere archiviato come un punto di svolta. Un punto che serve a poco in termini di classifica buono però a smuovere il gruppo, che rischiava di essere travolto dalla depressione del dopo gara con il Brescia. Ed invece quello che è emerso sabato è che questa squadra, al di là dei limiti e dei problemi può giocarsela alla pari con chiunque. Chi ha notato che tra Vicenza e Salernitana c’erano ben 16 punti di differenza in classifica? Insomma se la squadra di Grassadonia, ovviamente ricostruita sul mercato nei ruoli nevralgici giocherà la fase discendente del torneo senza tremori e paure c’è la possibilità di vedere in questo girone di ritorno un altro campionato. Chiosa finale su Merino. Siamo d’accordo che il giocatore non è completamente ristabilito ma è vero anche che questa Salernitana non può fare a meno del suo uomo migliore o permettersi il lusso di utilizzarlo a corrente alternata. Merino non può continuare fare panchina dietro il paravento della condizione di forma, dello stato psicologico, delle motivazioni degli altri che sarebbero superiori a quelle del peruviano. Discorsi che hanno fatto il loro tempo e che adesso si scontrano con la necessità della squadra di creare problemi agli avversari negli ultimi 16 metri. Insomma Merino deve giocare anche perché solo giocando può riacquistare la piena condizione e la fiducia nei propri mezzi. Questa Salernitana, in queste condizioni non può permettersi il lusso di usare Merino con il contagocce.

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