Le scelte di Grassadonia fanno discutere

Redazione

Millesi titolare a Frosinone dopo due mesi e mezzo di assenza, Statella rispolverato nell’undici base a Vicenza a due mesi di distanza. Merino che resta ancora fuori, Capone che nelle ultime due partite gioca appena dieci minuti. Alcune scelte tecniche non convincono e la gestione di Grassadonia inizia a sollevare qualche dubbio. Dopo aver lavorato tanto sul 4-3-1-2 l’allenatore della Salernitana è passato al 4-4-2 rinunciando al trequartista ma, al di là del modulo, lasciano qualche perplessità le decisioni di utilizzare giocatori da tempo sul mercato e quindi con la testa altrove. La scelta di schierare dall’inizio Millesi a Frosinone non ha dato buoni frutti: l’ex calciatore di Avellino e Catania è sembrato un corpo estraneo alla squadra e di fatto la Salernitana ha regalato per un’ora un giocatore agli avversari. Millesi non giocava dal 31 ottobre, l’ultima sua gara da titolare risale invece al 3 ottobre (sconfitta per 3-0 a Cesena). Ha fatto discutere anche l’impiego di Statella a Vicenza: titolare dopo quasi due mesi, il giovane esterno calabrese ha deluso perdendo parecchi palloni sulla fascia. Utilizzare giocatori con le valigie pronte è sempre rischioso mentre tenere fuori un elemento come Capone, che doveva essere il principale rinforzo sul mercato, fa pensare. Il cagliaritano, dopo i 90 minuti all’esordio contro il Brescia, ha giocato solo 10 minuti tra Vicenza e Frosinone. Capone poteva essere utilizzato anche da esterno (al posto ad esempio di Statella e Millesi) ed invece è rimasto fuori insieme a Merino, altra scelta discutibile. Il peruviano paga, sembra, una condizione fisica ancora non ottimale ma se gioca titolare Millesi dopo una lunga assenza perché non potrebbe farlo anche Merino? E poi non sarebbe meglio schierare il sudamericano al posto ad esempio di Statella sul quale da tempo non si punta più?

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.