Negano ogni responsabilità e parlano di fatti inventati i tre uomini di Cetara finiti in manette per violenza sessuale aggravata su una 14enne, figlia e sorella di due degli arrestati. Ieri mattina sono stati ascoltati dal gip del Tribunale di Salerno, Giovanna Lerose. Un’ora e mezzo di interrogatorio per negare ogni accusa, spiegare che la 14enne ha inventato tutto. Nei prossimi giorni saranno ascoltate tutte le altre persone coinvolte nell’orrenda vicenda. La mamma, e poi altre due donne. Ma c’è da chiarire soprattutto il ruolo di altri bambini. L’amichetta del cuore della 14enne, figlia del vicino di casa, e poi un bambino che era in casa e che dalla stanza dei giochi «tornava senza scarpe». Gli inquirenti sperano che il materiale sequestrato sarà utile a chiarire contorni e dettagli della vicenda. Le intercettazioni hanno già svelato le pressioni che la ragazzina ha subito da padre e fratello dopo il primo interrogatorio in Tribunale. Le fu consigliato di dire che il vicino era inciampato le era cascato addosso e che il malore in classe era stato provocato da un brutto film visto la sera prima in tv.
Cetara, negano ogni responsabilità i tre arrestati
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