E’ il momento più difficile della gestione di Antonio Lombardi. Nonostante le promesse e gli annunci, il patron non è riuscito a portare in granata i rinforzi attesi dai tecnici e dai tifosi. In questo momento, la frattura tra i supporters granata ed il presidente del club di via San Leonardo sembra insanabile. Da quando è al timone, Lombardi ha investito qualcosa come 30 milioni di euro nella Salernitana, ha ingaggiato quasi 200 giocatori, ha operato 13 cambi tecnici con o senza strascichi giudiziari, ha fatto circolare una trentina di persone tra direttori sportivi, direttori generali, direttori organizzativi, osservatori, allenatori, vice, preparatori atletici, medici, fisioterapisti. Le operazioni effettuate in questa sessione invernale del mercato, con le cessioni dei vari Pestrin, Ferraro, Statella, Millesi, Soddimo e compagnia, hanno avuto il risvolto positivo di un alleggerimento dei costi gestionali (superiore al milione di euro visto che i primi due avevano accordi fino al 2012 e 2011), ma è chiaro che il mancato arrivo di gente in grado di far fare il salto di qualità alla rosa è stato interpretato come un gesto di resa della società. A chi gli chiede di rimettere il mandato nelle mani del sindaco, Lombardi risponde che nessun imprenditore farebbe una cosa del genere, dopo aver investito tanto nella causa, ma il patron ribadisce la disponibilità a cedere la mano qualora vi fosse qualcuno seriamente interessato. Ad oggi, nessuno lo ha contattato. D’altronde in questo momento la Salernitana è un bene non particolarmente appetito, per la situazione di classifica, ma anche per la vicenda Potenza, per le beghe con ex tesserati e così via. La retrocessione sul campo, con o senza penalizzazione, sarebbe solo la ciliegina sulla torta dell’annus horribilis per il patron. Solo. Accerchiato. E mal consigliato. Per Lombardi sembra arrivato il punto di non ritorno, ma in questo momento il patron farà tutto il possibile per garantire innanzitutto la sopravvivenza del calcio a Salerno, già scottata da esperienze fallimentari. L’imprenditore vallese, che ha riportato i granata in B, che ha rimesso il cavalluccio sulle maglie, continuerà a metterci la faccia almeno fin quando non ci sarà qualcuno in grado di rilevare il club con un nuovo progetto.
Lombardi-tifosi, punto di non ritorno?
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